giovedì 31 gennaio 2013

Della normalità...

La normalitá è un utopia. Non giá perchè sia difficile da raggiungere, ma lo è in quanto la parola stessa è l'utopia. Il normale è un concetto inesitente scaturito dalla paura del diverso. La necessitá di inquadrare persone come anormali nasce dal bisogno di tenere queste persone lontane da noi poichè differenti e troppo difficili da capire e da inquadrare in un retaggio di utopica perfezione. Non esistono persone normali esistono solo grandi branchi di individui con caratteristihe similari che amano definirsi tali in quanto seguono le tracce dettate dalla massa dominante. Ringraziamo di essere stati creati come essere pensanti in grado di ergersi al di sopra delle etichette. Ammesso sempre che lo si voglia.

Conoscere o Non Conoscere


Scavare.
Chiedere.
Ascoltare.

Tacere.

Amare.

Cosa siamo?
Un mucchio di rocce bisognose.

Di cosa?
Di capire quello che accade.

E la bellezza del mistero?
Svanisce al cospetto dell'incertezza.

Volubile è il desiderio di conoscere.
Il momento eccitante della conoscenza.
Muore davanti al vuoto delle domande risolte.

Conoscere o non conoscere.
Questo è il problema.

Scavare.
Chiedere.
Ascoltare.

Amare.

Silenzio.

Delle anime gemelle...

Ci si innamora tante volte nella vita. Tante volte quante sono le fasi di essa. Quando siamo più piccoli ci si innamora principalmente dell'aspetto esteriore poiché è forse l'unico che siamo in grado di capire. Non ci è facile comprendere bene gli aspetti caratteriali della persona che ci piace. Ci piace perchè la riteniamo bella. Non bella per tutti, ma bella per la nostra visione del bello. Crescendo si tende a scavare di più e ci si trova ad amare il contenuto e non solo il contenitore. Ma anche qui il contenuto va di pari passo con i nostri bisogni. Non amiamo una persona o un'altra, amiamo quello che la nostra personalità è in grado di amare. Si potrebbe amare anche una persona che nella realtà non c'è. Una nostra immagine mentale di partner.
Nel libro Oceano Mare di Alessandro Baricco tra i protagonisti c'è un uomo che per anni e anni ha scritto lettere d'amore per la persona amata, benchè lui questa donna non l'avesse mai conosciuta. Lui sa già come sarà la donna che ama, poiché se sarà fortunato troverà la sua anima gemella che altro non è che la parte mancante di lui. La parte di se stesso a cui lui scrive lettere. La parte che lui sempre ha conosciuto come possibile compagna di vita, ma che ancora non si è materializzata nella realtà e che quando si troverà davanti a lui non ci saranno parole da dire o frasi di conquista. Era lì già da prima, doveva solo arrivare e trovare il coraggio di presentarsi fisicamente, perchè questo richiede la consuetudine comune.
Credo che questo sia l'unico vero amore, quello senza forma, che esiste a prescindere dalla reale esistenza della cosiddetta anima gemella. In quanto essa esiste per ognuno di noi, la fortuna sta solo nell'incontrarla.

mercoledì 30 gennaio 2013

Ragazze Interrotte

Ieri sera ho avuto modo di rivedere parte del film "Ragazze Interrotte" e mi sono ritrovata a fare alcune osservazioni. Prima di tutto la bellezza di Angelina Jolie è indubbiamente accompagnata dalla sua bravura, che in questo film l'ha portata diretta all'Oscar. Poi ho notato come l'ambientazione dell'ospedale psichiatrico fosse poco realistica. Camere ben curate, pazienti pulite e quasi trattate bene, non credo che questo potesse essere reale negli anni 60, considerando le testimonianze vere dei manicomi ormai chiusi come quello di Maggiano. In ogni caso è un film, e lo si accetta come tale. In ultima analisi mi sono soffermata sul pensiero circa le malattie mentali. Quelli che oggi vengono considerati semplici disagi ai tempi erano delle malattie tanto gravi da richiedere la cura in strutture "detentive". La protagonista, ad esempio, soffre di personalità borderline che oggi di certo non richiede cure drastiche, ma viene trattata come un disturbo della personalità molto accentuato. Sono ben felice che questi tipi di disturbi adesso vengono curati con l'idea del reinserimento dell'individuo nella società, tramite l'ovvio ausilio di medicinali, e non più come malattie. Fondamentalmente sono solo persone che non riescono ad incanalare le proprie pulsioni distruttive in comportamenti socialmente accettabili. Devono solo trovare una valvola di sfogo accettata dalla comunità per vivere in essa, non sono persone malate da curare, la loro mente ha solo preso strade sbagliate tanto da non trovare la via d'uscita.

lunedì 28 gennaio 2013

Limiti..

Credo fermamente che il limite di tolleranza non dipenda dall'indole di un individuo, ma dalla sua predisposizione a sopportare il prossimo in un dato momento. Questo ci porta ad amare e ad odiare una stessa persona a seconda del nostro stato d'animo. Ciò non significa essere volubili nelle opinioni, ma essere intrinsecamente influenzabili dalla realtá di ogni giorno. Persino il tuo film preferito diventa amaro se visto con una persona a te sgradita. Allo stesso modo il più smielato film d'amore diventa piacevole nel momento in cui si é innamorati. Gli stati d'animo influenzano ogni cosa e annebbiamo la nostra capacitá di giudizio, rendendoci schiavi dell'irrazionale. Incatenati alle nostre convinzioni e ai nostri preconcetti viviamo solo un millesimo delle nostre vite, poiché dinnanzi al potere dell'irrazionale ci inchiniamo ogni volta e ci facciamo sconfiggere dai muri della nostra mente.

giovedì 17 gennaio 2013

Buon Compleanno.......

Il giorno del compleanno. Ah, un giorno glorioso. Il giorno preferito dei bambini insieme al 25 Dicembre. Ma le cose mutano con gli anni. Lo spirito natalizio si perde e se ne va pure quello del compleanno. Qualche anno prima ti arrabbiavi anche solo al pensiero che uno solo dei tuoi parenti o amici si potesse dimeticare di farti gli auguri o di farti un piccolo dono. Pensavi "ehi, allora non mi vuole più bene". Si cresce e ci si scontra con la dura realtá. Le prioritá cambiano. Cambiano le nostre e cambiano quelle delle persone a cui più teniamo. Se qualcuno si dimetica di farci gli auguri o ce li fa in ritardo non ce la prendiamo. La vita per fortuna ci rende impegnati, ma non per questo vogliamo meno bene, sono solo le prioritá che si evolvono con il corso naturale della vita. Conclusa la riflessione direi Auguri A Me che oggi compio 27 anni. Invecchio, dovrò iniziare a calarmi gli anni.

martedì 15 gennaio 2013

Datemi una penna e vi solleverò il mondo.......


Datemi una penna e vi solleverò il mondo diceva Archimede.
Ah, no era una leva quella di cui parlava il vecchio filosofo. Forse si sbagliava.
La realtà è che la società attuale è atterrita dalla frenesia quotidiana, dalla tecnologia, dai mass media e ha tralasciato l'importanza della scrittura. E' vero, non tutti sono portati per questo tipo di espressione, ma la mera possibilità di provarci è diventata vana. Non fraintendetemi, non sto dicendo che ogni uomo è uno scrittore, sto solo dicendo che ognuno di noi è in grado di produrre dei pensieri e quindi di scriverli con carta e penna. L'eleganza  di un pensiero espresso mediante la parola scritta sfida ogni chiacchierata fatta a voce.
Scrivere anche per la persona amata ti permettere di esprimere ogni cosa tu abbia da dire senza che ci siano interruzioni di sguardi o risposte dell'interlocutore. I pensieri volano liberi senza ostacoli, la mente divaga e allarga i propri confini buttando giù i muri costruiti dalle incomprensioni.
Tante volte mi sono ritrovata a dover scrivere. Ho bisogno di scrivere. Scrivere è la mia cura. Apre i sentieri del mio inconscio e mi fa entrare in zone chiuse nella vita di tutti i giorni. Riesco a trovare risposte grazie a collegamenti mentali.
Scrivere apre i lucchetti della vostra mente. E' la miglior terapia per i vostri mali interiori. E' il mezzo con cui potete capire voi stessi. Anche quando scriviamo per qualcuno in realtà lo stiamo facendo per noi stessi. Per farci capire e per capirci.
Il cervello umano è un organo complicato e quando si trova di fronte un suo simile diventa complicato al quadrato. Perde la concezione di sé e si ritrova a considerare come validi i pensieri degli altri cervelli, magari più dominanti. Ma la realtà è che non esistono idee condivise, esistono solo le proprie, solo che parlandone vengono inquinate dalle argomentazioni altrui. 
La parola scritta ci protegge da questo pericolo. Le idee fluiscono liberamente e niente le intacca.
Da soli nelle nostre stanze possiamo staccarci dalla morale comune ed esprimere i nostri pensieri. 
Questo ci rende liberi esseri pensanti.
Il confronto è si necessario, ma prima di confrontarsi con il mondo esterno è bene aver chiare le proprie idee e il proprio modo di essere, perché l'insicurezza ci rende malleabili e facili prede. 
Abbiate coscienza di voi e di quello che siete prima di inquinarvi con i pensieri degli altri.

Una Partita A Scacchi


Stare con te è come giocare una partita a scacchi..
La mattina ti alzi..
Fai la tua mossa..
Io muovo di conseguenza..
Apro gli occhi..
Guardo il tavolo..
Spero che tu abbia fatto la scelta sbagliata..
Che tu abbia lasciato almeno un fianco scoperto..
Lasciando entrare uno spiraglio di fragilità..
Di vulnerabilità..
Non per ferirti ma per entrare..
Entrando..
E' tutto dolce..
E' tutto caldo..
E' tutta aria da respirare..
E' un abbraccio che riscalda..
E' un abbraccio che quando lo vuoi..
Io vorrei negarti..
Solo per vedere se lo chiedi ancora..
Per vedere se non ti arrendi..
Per capire se lo vuoi..
Se mi vuoi..
Delle sfumature che ogni tanto fai trasparire..
Mi posso nutrire..
La gioia di un sorriso non richiesto..
Il piacere di un dolcetto comprato perchè sai mi piace..
Uno stupido nomignolo..
Che credimi..
Tu non lo vedi..
Ma ci sarebbero lacrime di gioia per queste piccolezze..
Stupide, ma adorabili piccolezze..
E quando non ci sei..
Non in assenza fisica..
Ma in mancanza di reazioni..
Mi manca il fiato..
Perché non so, perchè non posso..
Ed è lì che commetto stupidi errori..
Ed è lì che sbaglio approccio..
Ma quando mi fai entrare tra le fessure..
E' un dolce rifugio e un amorevole letto per riposare..
Per sognare..
Quando mi permetti di sognare è speciale..

Idee Ingannevoli

Per quanto fermamente un'idea sia radicata in te rimane un'idea.
Per quanto tu possa crederci questa rimane una tua costruzione mentale.
Tu puoi essere convinto che il mondo sia completamente rosa. Così tanto convinto da vederlo tu stesso rosa. Ma non lo è e questa scoperta porterà in te la delusione.
La visione distorta della realtà ci porta ad allontanarci dalla felicità poiché il mondo non è mai come noi lo crediamo. Le persone sono fatte diversamente da quello che noi pensiamo di loro.
Ci costruiamo immagini stereotipate di quello che ci circonda. Lo rinchiudiamo in gabbia e aspettiamo che le persone facciano le mosse come noi ci aspettiamo. Ma puntualmente non è così.
Crearsi aspettative fa parte della natura umana.
Crearsi aspettative troppo alte fa parte della natura distruttiva dell'uomo. Crearsi idee delle altre persone che rispecchiano il nostro essere ci porta alla delusione continua e alla non realizzazione del reale problema.
Il problema non sono gli altri il problema siamo noi stessi che vogliamo una realtà che assomigli al nostro essere. Ma per fortuna siamo tutti diversi.
Forse è solo un problema mio, forse è un disagio comune. Non so.
Smettere di inquadrare il mondo secondo i nostri canoni è la strada della serenità. O per lo meno è una pietra per iniziare il cammino verso di essa.