mercoledì 27 luglio 2016

Il postulato delle melanzane alla parmigiana




Sicuramente è un argomento molto banale ma volevo parlare della rete globale vista come insegnante di vita.
Non so fare le melanzane alla parmigiana?
Www.google.it
Ricerca: melanzane alla parmigiana
Risultati 10000
Oh no, sono vegana.
Bene variante vegana risultato numero 5 pagina 1.
Ragazzi, non c c'è niente che Google non sappia.
L'Onnipotente Google regna sovrano nel nostro apprendimento.
Ok, i risultati da scartare sono sempre molti, ma non facciamo i polemici per partito preso.
Hai preso un partito?
Quale partito?
Lascialo, non ti serve.
Però, hai una cena importante, non sai cucinare.
Vai tranquilla, questa volta una gioia è lì per te.
Prendila, questa gioia è tua! Ti serve molto.
Scherzi a parte.
Avessi fatto adesso le superiori, il latino sarebbe stato più facile.
Video tutorial, versioni corrette, riassunti perfetti.
Cacchio voglio tornare a studiare, quei 4 in latino potrebbero diventare dei 6.
Alleluja, grazie san Google Mountain View e benedetto Wikipedia.
Possiamo disprezzare questa cultura accessibile a tutti, odiarla a più non posso, ma è una realtà tangibile degli anni 2000.
Hai speso anni di studio e soldi in lezioni di chitarra per ottenere lo stesso risultato che ho ottenuto io in 20 tutorial di YouTube?
Che fai ti agiti e ti arrabbi?
Fattene una ragione, se i risultati di sudati studi sono identici ai miei vuol dire che non è il tuo mestiere.
Con questo non voglio dire che internet sia il degno sostituto di una vera e propria istruzione, non facciamo inutili generalizzazioni.
Voglio solo dire che aiuta, in più di un occasione.
Stupido è chi di accanisce.
Il progresso mi piace.
Spero sfoggio incrementi ogni giorno di più.
Adesso vado a cena, precisando che non devo fare le melanzane alla parmigiana e dopo non strimpellerò la mia chitarra scordata.
Ossequi da una Slimmy favorevole alla maestra internet se usata con la dovuta cautela.

Pensavo di non crescere più di tanto...



Stavo valutando un paio di cose.
La crescita eccessiva è noiosa.
Sono arrivata a 30 anni (passati) e sinceramente crescere troppo non è nei miei programmi.

L'età adulta è sopravvalutata.

Ok, non facciamo moralismi inutili.
Si, le responsabilità ci sono.
Bisogna lavorare.
Bisogna prendere atto che non possiamo permetterci tutte le cose costose di cui ci innamoriamo.
Non possiamo più fare le bizze eccessive.
Basta giocare con le donne.
Se ne trova una e si va avanti insieme.

Ma per il resto, perchè smettere di giocare?
Perchè perdersi la spensieratezza.

Hai 30 anni e giochi ancora con la Playstation?
Ma cresci.

No, non cresco.
Voglio giocare.
Voglio avere la consolle di ultima generazione.
Il visore per la realà virtuale.
Giocare online.
Comprare il telefono di ultima generazione.
E avere i lucciconi agli occhi per le novità tecnologiche.

Voglio divertirmi con la mia fidanzata.

Ci sono le bollette.
E ci tocca pagarle.
Ma perchè smettere di sognare solo perchè siamo diventati noi gli intestatari delle utenze domestiche?

"La fantasia non potrà mai invecchiare"

Ce l'hai scritto sul fianco amore mio.

Ce l'ho fissato nella testa.

Se crescere vuol dire smettere di sognare ad occhi aperti, allora voglio crescere con moderazione.

Mi piace guardare La Tata.
Ogni giorno.
Mi tiene compagnia mentre sto lavorando.
Conosco ogni battuta a memoria.
E, molto spesso, è la mia ninna nanna.
La guardavo nel 1995 e la guardo ancora nel 2016.
Ridendo alle stesse identiche gag comiche.

La Tata profuma di casa.
I videogiochi profumano di sicurezza.

Non crescete, credetemi.
E' sopravvalutato.

Ossequi da una Slimmy, un po' bamboretta (detto alla viareggina), ma con i piedi per terra.

mercoledì 20 luglio 2016

Cose che non si contano con il calendario


Parliamo d'amore.
Il sentimento più sopravvalutato e allo stesso tempo sottovalutato del mondo.

Ricollegandomi al precedente post sul chi giudica fa bene a guardarsi nelle proprie tasche, vorrei dire che, nessuno di noi ama in una maniera univoca e standardizzata.

Sto parlando dell'amore sorretto dalla passione, ovviamente, non quello familiare o amichevole.

Spesso sentiamo la gettonatissima predica: "ma come fino a ieri l'amavi, adesso vai con un  altra?"

Eh sì, è possibile!

Non conta il tempo!
Conta l'intensità!

L'amore non ha inizio e fine, è parte di noi.
Le donne si susseguono durante la nostra vita.
Ne amerai una solo per la sua bellezza.
Una perchè è ai tuoi antipodi.
Un'altra perché è dannatamente intelligente.
Una ancora perché sa fare un sesso fenomenale.
Quell'altra perché è esattamente come te.

Ma le amerai tutte e, se sai amare, non smetterai mai di pensare ad ognuna di loro.

Qualcuna ti odierà per un po', un altra avrà deciso di rimanerti comunque vicina.

E quella di adesso speri di stringerla per tutta la vita.

Magari con un cane.
Forse con un bimbo.
Certamente con un anello.

Non importa quanto durerà.
L'amore non si conta con il calendario, ma con le fitte allo stomaco e con le lacrime.

Amane mille, non aver paura.
E non ti curar di loro che hanno la lingua lunga, ma guarda e passa.

Si ama anche senza contatto.

Ossequi da una Slimmy che ogni giorno si scopre sempre più saggia.
E si piace.

martedì 19 luglio 2016

Riflessioni sul mondo



Crescendo si cambia.
Sarà che ormai i 30 sono passati e la voglia di sentire i "discorsi a culo" scarseggia sempre di più.

Non oso immaginare quale sarà il mio grado di tolleranza raggiunti i quaranta...

Più che intollerante mi sono ritrovata selettiva.
Allontanare persone ed esperienze negative dalla propria vita rende sereni.
La negatività è ovviamente soggettiva.
Ciò che appesantisce il mio animo, può ampiamente alleggerire quello di qualcun altro.

C'è una bellissima "capacità" umana che è quella di "commettere errori", grandi o piccoli che essi siano. 
Sempre più voglio sbagliare.
Per imparare. 
Sempre meno voglio essere giudicata.
Io dagli errori posso guarire tu dal tuo innato bisogno di giudicare, non guarirai mai.

Le persone che sorridono dei propri errori traggono dallo sbaglio un sorriso per non commettere più lo stesso errore.
Chi dagli errori altrui trae spunto di conversazione appesantisce il suo animo.

Vivere rinchiuso nella convinzione di essere nel giusto, senza mettere a confronto i punti di vista altrui, limitandosi solo a criticarli, è un piccolo essere per me degno di sorriso.
Io cado e per rialzarmi miglioro me stessa, tu che credi di non cadere mai, prendi delle "tranvate nel muso" megagalattiche.

Errare con il cuore è sempre meglio che non sbagliare mai con convinzione.

Dai miei sbagli ho trovato giovamento nelle persone che sono riuscite a lasciarli correre.
Insieme.
Lavorandoci su, giorno dopo giorno.
Aspettando il tempo necessario per guarire le ferite.
Arrabbiandosi fin quando era giusto farlo.
Abbracciandosi nel momento più opportuno.

Scegliere, assecondando il proprio essere è l'unica via da prendere.

Non importa fare quello che fa bene agli altri per essere accettati.

Il primo passo per respirare bene l'aria comune nel mondo è quello di "fare il cazzo che ci pare" nel pieno rispetto degli altri.

Io vi lascio vivere.
Vi lascio vivere tutti.
Ho accettato le vostre scelte.

Accetto che vi mettiate delle magliette oscene e che compriate degli occhiali di dubbio gusto.

A me non piacciono, a voi si.

Negli esempi banali è racchiusa la saggezza del vivi e lascia vivere.
Ma lascia vivere senza giudicare.
Non siete migliori di nessuno e non conoscete le vite degli altri.

Ossequi da una Slimmy con dei pensieri sparsi, alquanto improvvisi, apparsi durate una sessione lavorativa con il ghiaccio sulla caviglia.
Maledette ciabatte infradito.