venerdì 30 ottobre 2015

Esco a fare due passi



Ma che bella giornata di sole.
Sembra primavera.

Ma non dentro di me.
Dentro di me c'è l'inverno.

No, dai scherzo!
Che ridere.
Ora ti pare che scrivo una cosa da taglio di vene così?
L'ho scritta?
No vabbè, ma dai era uno scherzo.

Ammetto di aver esagerato con l'essere uscita in canotta.
Al primo pezzo ombroso mi sono infilata la maglia.
Ma, il calduccio e le canzoni mi hanno fatto passare un'ottima mezz'oretta.

Se non fosse che quella playlist è deleterea.
Uccisa da Runnin e dalla voce di Beyonce.

Where else can I go chasing You?
Eh, dove posso andare?
A fare due passi.

Non pensarti mi risulta alquanto impossibile.
Sei riuscita in poco tempo ad occupare il 90% dei miei pensieri.
Il restante 10% mi serve per le funzioni vitali.
Mangiare.
Respirare.
Camminare.

Non ti vedo da un mese.

Cazzo, è il 30 ottobre.

E' un mese.

Esci da questo corpo.
O stacci come si deve.

Che poi il problema non sei te.
Ma sono i miei pensieri da telefilm adolescenziale che scorrono veloci mentre passeggio.
Poi abbandono il telefilm e passo a 50 sfumature di grigio.
E, allora ciao Slimmy.
Aumenta il passo.

Tutte scenette più o meno verosimili ma assimilabili ad una realtà poco attuale.

Se sono riuscissi a svincolarmi da queste pseudo sceneggiature stile film di Muccino (con sfumature erotic soft) riuscirei ad analizzare meglio la realtà.

Ma, c'è poco da fare.
Sono così.
Prendere o lasciare.

Domani è Halloween, mi devo vestire?

Della serie seguiamo un filo logico.

Ossequi da una Slimmy senza logica alcuna, ma con un grande spirito cinematografico.

lunedì 26 ottobre 2015

Domande a risposta multipla



Fatti una domanda e datti una risposta.

Sembra facile.

Solo che la risposta varia da un giorno ad un altro.
Sarebbe chiedere troppo avere una risposta costante almeno per due giorni consecutivi? Evidentemente, si.

A volte, le risposte vere e definitive hanno bisogno di una mano dall'esterno.
Ci vogliono consigli.
Ci vogliono fatti e presenze.
Se poi ci aggiungi che le risposte non dipendono da te, sei proprio fottuta.

Ti abbandoni a mille pensieri, che servono solo a portarti a largo nel mare dei "non lo so".

In vita tua non sei mai stata indecisa.
Certo, hai anche preso delle decisioni di merda!
Spesso hai temporeggiato, ma la risposta ce l'avevi già da subito.
Sei sempre stata una persona d'istinto e l'istinto non ti ha mai tradita.

D'altro canto per agire d'istinto bisogna togliere tempo alla riflessione eccessiva.

E se ti ritrovi costretta alla riflessione forzata?

Fanculo l'istinto.
Allora!
Domande e risposte.
Stesse domande.
Diverse risposte.

Non che riflettere sulle cose sia un male.
Evitiamo le generalizzazioni polemiche.

Ma, per me l'amore è sempre stato istinto.
Un vulcano che ti prende e ti trascina.
Voglio farmi trascinare.
Voglio bruciarmi sull'asfalto.
...volevo bruciarmi sull'asfalto caldo di quest'estate.
Scottava per il caldo e scottava per la piega che stava prendendo la mia situazione sentimentale.

Invece è arrivato l'autunno.
Che ha freddato l'asfalto e ci ha tolto un'ora di sole al giorno.

Il mio sentimento non si è affatto spento.
Odio solo perdere l'entusiasmo dei primi respiri.
Devo pesare ogni parola e ogni gesto.

E fanculo, devo stare qui a chiedermi se quello che voglio fare sia giusto o sbagliato.
Non è il momento Slimmy.
Non è il tempo dei tuo gesti pseudo romantici di conquista.
Allora si fa dietro front.
Si ritorna al punto di partenza.

Ci sarà tempo per noi.
Ci sarà tempo per quel gesto.

O forse non ci sarà.

Tu non ti fidi di me.

Tu sei lontana.

Tu non ti fidi di me.

Come vorrei che tutti i nostri problemi fossero solo la tua mancanza di fiducia.
Riuscirei a spazzarla via con un soffio.

Qui a Viareggio si dice "mi voi ti vo'?"

La semplicità non è di questo mondo.

Ossequi da una Slimmy piena di domande e di risposte (tutte sbagliate).

sabato 17 ottobre 2015

Di un sabato come un altro...



Se in amore si rischia e ci si butta.
Se il sesso senza amore non ha senso di essere assaporato.
Se la pena di un sentimento difficile ci rende fortemente fragili.
E stupidamente incoscienti delle conseguenze.

Se tutto questo è vero.

Sono l'opera prima dei sentimenti che annebbiano la mia vista.

Innamorata dell'amore e degli occhi delle donne sin dalla tenera età.

Confinata e costretta a lottare contro la razionalità.
Così noiosa.
Così vuota di vitalità.

In cerca di pathos continuo e di passione che alimenti i miei passi.

Eccitata dalla sfida.
Fiera delle vittorie che mi portano di nuovo alla conquista.

La vittoria non è la fine di una sfida ma l'inizio di una nuova conquista.
Quella di mantenere quella vittoria stretta nelle tue mani

La bellezza di non dare mai niente per scontato perché l'oro è bello solo se non permetti che diventi opaco.

Questa sono, quella che non si perde mai d'animo.
Quella che ogni giorno affanna nel desiderio.

Quella che l'amore non è una cosa che devi lasciare al caso.

"Un bacio non conosce l'innocenza
e sei colpevole di questa notte lenta
...
non dar la colpa a me se tutto è bellissimo
se è come un miracolo"

Mi vuoi, ti voglio!




Aspetta..........

Ossequi da una Slimmy in una giornata non bene definibile.
Mi sto un po' sulle balle!

giovedì 8 ottobre 2015

Sensazioni a viabilità alternata



La mente umana è volubile.

Un po' troppo a volte.

Certe mattine ti alzi col piede giusto (era il sinistro o il destro?).
Altre mattine con quello sbagliato (era il sinistro o il destro?).

Giusto o sbagliato che sia il piede, sicuramente avrò inevitabilmente un leggero mal di schiena mattutino.
Maledetta me e l'idea del letto con i pancali.
In realtà la mia spina dorsale si sta abituando e adesso ho meno dolore.
Tanto le tipiche funzioni vitali, come il piegarsi per raccogliere qualcosa nelle prime ore del mattino, non sono così fondamentali come ho sempre creduto.
Posso tranquillamente stare in posizione eretta fino all'ora di pranzo.

Sto scherzando.
Adesso va meglio davvero.

Ma sto sviando il discorso.
Non volevo fare un trattato sulla comodità del sonno in stile televendita di Mastrota.

Quello di cui voglio trattare è una sensazione interiore che non ha niente a che fare con la mia schiena.
Da un paio di giorni mi sveglio con dei pensieri divergenti rispetto ad una certa situazione che sto affrontando da due mesi a questa parte.

Non frantendiamoci, non è che mi sia svanito tutto.

Forse mi sono solo stancata.
Magari avevo solo idealizzato una situazione che in un determinato momento della mia vita mi serviva più di ogni altra cosa.
Probabilmente sono solo pensieri passeggeri.
Ma ci sono.

Starò tornando con i piedi per terra.
(prima o poi ci torno anche io!)

Dopo l'ennesimo "o dentro o fuori" ho ricevuto ancora una "ferma posizione sulla soglia della porta".
La mia mente avrà analizzato tutto questo come un "questa persona non si muoverà mai da quella posizione".

Sarà che sono piena di lavoro.
Sarà che l'autunno incalza a giorni alterni come il mio umore.
Sarà che ti ho idealizzata perchè sono da sempre innamorata dell'amore.
Sarà che non ti conosco.
Sarà che non mi conosci.
Sarà che è successo tutto troppo in fretta per poi fare una brusca frenata e rallentare a passo d'uomo.
Sarà che alla fine non mi va di perderti.

Sarà anche il ciclo alle porte?!

Non ho tirato i remi in barca ancora.
Forse dovrei farlo.
Ma non mi piace darmi per vinta.

Aspettiamo le sensazioni future.
Sensazioni a viabilità alternata.

Ossequi da una Slimmy che parla per metafore stradali!

martedì 6 ottobre 2015

Visione scenica del mondo



Avrei dovuto intraprendere la carriera cinematografica.
Sono perfettamente in linea con il mondo del cinema.

Vedo la mia vita per scene.
Da questo non prescindo mai.

Si parte da quelle stupide che ci immaginiamo io e la mia amica Tesò, per arrivare a quelle sentimentali.

Che sono teatrale nelle reazioni si sa.
Esaspero ogni sentimento.
Vivo le cose amplificate.
Non perchè voglia.
Semplicemente non posso fare altrimenti.
Il mio livello di sofferenza o benessere supera di gran lunga quello che è nella realtà.

Questo alla fine mi porta a considerare le situazioni personali come fuori dal comune.
Come se le vivessi solo io.
Ma in realtà... sono comuni come la minzione mattutina.
(questa era un'uscita degna di Fedez)

Solo che io ci metto un sacco di sentimento.
Di pathos.
Sento tutto amplificato.
E questo, nonostante tutto, mi piace.

Ho un lavoro che mi permette di stare seduta davanti ad un pc e questo è croce e delizia, perchè è facile svagare la mente.
E' facile perdersi in un pensiero.
In una scena.

Sono una sognatrice realista.
Mi piace fantasticare.
Immaginare.

Ma la realtà la conosco molto bene.
Il fatto è che scelgo di non assecondarla.

Sogno il mio mondo.
Lo disegno come voglio.
Costruisco personaggi.
Scrivo le loro sceneggiature.

E' una fragilità.
Il mondo tradisce e travia le mie sceneggiature.
Sono costretta a rivedere sempre le mie trame.

Vivere da sognatrice è difficile, ma è pur sempre parte di me.

Non mi perseguita solo quello che mi immagino.
La mia tortura più grande è il ricordo delle scene vissute.
Alcuni momenti rimangono indelebili per giorni e giorni.

Quando meno te lo aspetti ti passano davanti agli occhi e ti estranei dal mondo per un po'.

Non importa se sei in fila alle poste, a comprare il pane, a lavoro o sotto la doccia.
Quelle scene ti chiudono gli occhi e la bocca.
E ti lasciano un sorriso.
Dolce e amaro.

Ossequi e buonanotte da una Slimmy con la vena della regista mancata.

lunedì 5 ottobre 2015

Non riesco a ricordare



Sono reduce da due relazioni sentimentali di 3 anni.
Direi che si possono definire lunghe.
Di acqua sotto i ponti in più di 36 mesi ne è passata.

Eppure, non riesco a ricordare.

Focalizziamoci sull'ultima relazione, finita poco più di 4 mesi fa.
La più adulta.
La più carnale.
La più passionale.
La più disperatamente innamorata.

Sarebbe naturale sentire ancora addosso il ricordo.
Come se fosse stampato sulla mia pelle.
Come se gli occhi potessero ancora tradurre in passione la sola tua vista.
Quasi come un promemoria indelebile.
Per rendere giustizia a tutto il desiderio che mi ha portato a te.

Invece non è così.

Ti incontro e ti sorrido per nostalgia e perchè mi manchi come amica.
Non sai quanto vorrei potermi sfogare con te.
Ho il computer invaso dalle tue foto.
Mi capita di guardarle.
Di guardarti.
Mi capita di ripensare ai momenti.

Ma non riesco a ricordare.

Non riesco a ricordare quanto ti volevo in quei momenti.
Ho dimenticato la passione.
Non riuscivo a starti accanto senza toccarti.
Pensavo questo.
Ma adesso non capisco più questa sensazione.

E' brutto.

Lo trovo innaturale.

Forse è normale.

La gelosia.
La gelosia che mi bloccava il respiro.
Che mi teneva sveglia la notte.
Il pianto dei primi mesi sdraiata accanto a te nel letto, perchè non capivo se eri con me o con la testa da un'altra parte.
La felicità di quando sei stata finalmente mia.

Dov'è tutto questo?

Ricordo le parole, ma non ricordo il sentimento.

E' brutto.
E' lacerante.

Vorrei ricordare.
Vorrei sentire ancora quanto ti ho amata.

Mi ripeto "è meglio così, altrimenti staresti male Slimmy".

Si, credo sia la realtà.

Ma non ti voglio dimenticare.

So che non siamo ancora in grado di essere "amiche" ma avrei tanto bisogno di te.

Ossequi da una Slimmy un po' destabilizzata di lunedì mattina.

giovedì 1 ottobre 2015

Punto della situazione..proviamoci!



Facciamo il punto della situazione

Guardiamoci bene Slimmy perchè così non ci siamo capite.

Hai creduto di aver superato un momento di cambiamenti cosmici.

L'alone di una storia finita aveva portato con sè la saggezza di una nuova te.

Ma vaffanculo Slimmy.

Cazzo stai a dì?

Facciamo una analisi comparata della tua situazione attuale e poi valutiamo.

Bene.

Bene, cazzo!

Allora.

Ti sei lasciata, hai conosciuto una persona.
Merda.
Questa persona ti piace.
Lo accetto.
Questa persona ha una situazione complicata.
Indubbiamente.
E' bellissima.
Oltre ogni limite.
E' ambiziosa.
Si lo so.
E' donna.
Cazzo se è donna.
Ti piace.
Mi piace fottutamente, non ci capisco più niente a volte.
E' diventata una droga.
Da una dipendenza fuori dalla concezione umana.
Sei teatrale.
Sempre stata.

Eccoti, questa sei te.
Quella che perde la testa. Quella che lotta. Quella che non si fa scappare niente. O almeno ci prova fino in fondo.
Quella che non aspetta in silenzio, ma parla.
Agisce.
Chiede di esserci.
Chiede udienza.
Chiede parole.

Il problema è che di nuovo ho paura delle parole.

Mi sono creata una situazione intorno che non voglio analizzare fino in fondo.
Non voglio capire quanto di sbagliato c'è in questo.
Quanta bruttura sta alla base di questa bellezza.

Ho nascosto lo sbaglio nella tua bellezza e nel menefreghismo dell'essermi appena lasciata.

Ma i dubbi chiedono risposta.

La mia vita chiede di ricevere un punto della situazione.

O dentro o fuori.

Fuori?
Ok, è stato bellissimo. Ti penserò ogni tanto (o ogni spesso, dipende da come mi prende).

Dentro?
Bene.
Organizziamo insieme come far funzionare il tutto.

Ma o dentro o fuori.

Questa via di mezzo non va bene.


Ossequi da una Slimmy un po' realista.

Oggi sto così, domani andrà meglio.
Piove.
Sono influenzabile dal tempo!