mercoledì 27 agosto 2014

Il paradigma di The Walking Dead



Sin da piccola ho sempre guardato i film dell'orrore.
Come tutti i bambini ero stata spaventata da "It" in maniera profonda.
Ma poi la paura è passata ed è stata rimpiazzata dalle risate per l'assurdità di certe situazioni nei film horror.

Quindi, ogni volta che guardo i film del terrore io rido a crepapelle. Forse è un modo di esorcizzare la paura, non so.

L'unico film che inizialmente mi ha fatto un po' paura è stato il primo The Ring, ma ero sola in casa al buio, è comprensibile. In ogni caso la paura è passata quasi subito e il film è trascorso tra risate e critiche da parte mia, tipo:
"Ma andiamo, davvero mi state facendo vedere una mosca che esce dallo schermo? Ma per favore!"

(Si, parlo da sola!!)

Torniamo al tema principale.

Voglio parlare di una particolare categoria di film horror, cioè quelli sugli zombi.
Dal primo all'ultimo sono tutti senza senso, con protagonisti assurdi e sfigati che chiaramente si meritano di essere divorati da un "non morto".
L'ultimo film visto sull'argomento è World War Z.
Voto 5, solo per il protagonista bello e degno compagno di Angelina Jolie (stanno ancora insieme?).
Povero Brad, si è ridotto a fare i film sugli zombi.

Anche Will Smith ha fatto Io Sono Leggenda, ma la pellicola sfiora la decenza grazie alla scena strappalacrime della morte del cane.

Ultimamente però ho ceduto alla pressione sociale e ho deciso di provare a guardare The Walking Dead.

Bene, l'amore è scoppiato quasi a prima vista.
Ho prima odiato e poi amato Shane.
Ho prima amato e poi odiato Rick (anche se sta riacquistando qualche punto nella terza).
Odio Lori (tanto è morta) e suo figlio Carl.

Insomma, quell'amore che non ti aspetti e ti coglie di sorpresa.
Ovviamente non è esente dalle stupidità dei film sull'argomento, ma si salva per il suo risvolto psicologico e l'analisi molto dettagliata delle sensazioni dei protagonisti.
Non è solo una lotta per la sopravvivenza, ma è come cercare una maniera di convivere con gli infetti.

È un telefilm da 8 pieno e ne sono felice.
Era da 7, ma il coraggio di far morire i protagonisti principali ha fatto acquistare un bel punto alla serie.

Ossequi, una Slimmy felicemente innamorata degli zombi.

martedì 26 agosto 2014

Il baratto ai tempi di Facebook


Ho già ampiamente parlato della comodità di Groupon e della leggera nostalgia verso il catalogo PostalMarket.

Ma ogni cosa che noi conoscevamo e usavamo ha subito un'evoluzione con gli anni.
La reflex è diventata digitale, la bicicletta ha messo la batteria per essere elettrica, il foglio si è trasformato in elettronico e così via.

Bene, è chiaro che anche il baratto ha subito una sua evoluzione significativa.

Eccoci al BARATTO AI TEMPI DI FACEBOOK!

Anche in questo caso si è passati dal contatto di persona alle contrattazioni digitali, solo lo scambio è a mano (e non sempre).

Una volta si scendeva in piazza a scambiare mele per pantaloni e ad urlare per le trattative difficili.
Adesso si commentano i post e si scambiano le fotocamere per i cellulari.

Una sola cosa è cambiata.
Una volta più urlavi più le aste erano belle e gli scambi avvincenti.
Adesso le troppe regole rendono gli scambi noiosi ed il rischio di trasgredire le regole è quello di essere buttati fuori dal gruppo "di scambisti Facebook" in questione.

Vabbè, lo sapete come si dice MORTO UN GRUPPO SE NE FA UN ALTRO!

Non avrete la mia testa scambisti!

Tzè

Ossequi, da una Slimmy bannata dal gruppo "compro-vendo-scambio versiliese" (peccato avevo ancora molto da vendere/comprare)

L'evoluzione della specie: da PostalMarket a Groupon



Evoluzione della specie, ovvero come passare dal PostalMarket a Groupon senza dimenticarsi della bellezza di sfogliare un catalogo.

Erano i primi anni 90 e le Spice Girl riempivano i nostri sterei insieme ai Take That. 
L'Italia era un paese economicamente rigoglioso (o almeno così sembrava) e non si badava a spese. Mia madre era una "compratrice" professionista e io mi accingevo a seguire le sue orme.

Ma... sono sempre stata una persona comoda, quindi lo shopping da divano era il mio preferito.

Periodicamente bussava alla nostra porta il postino e portava con sè il nuovo catalogo PostalMarket, insieme a tante brutte bollette.

La felicità riempiva i miei occhi... 500 pagine da sfogliare, piene di cose inutili da comprare, ma che mi piaceva chiedere in regalo a mamma e papà.
Tutto diviso per categorie: vestiti (categoria poco interessante per me), elettronica (la mia preferità) e giocattoli vari. Se non mi sbaglio c'era anche il reparto biciclette, ma risultava di scarsa attrazione per me visto che il mio sport preferito era (ed è tutt'ora) lo zapping agonistico di fondo.

Ah, e non dimentichiamo le bellissime donne di copertina: da Ornella Muti a Cindy Crawford.

Gli anni 90 sono passati e credo che il PostalMarket sia fallito.
Ormai sarebbe obsoleto e troppo caro, continuiamo a leggere in cartaceo solo i volantini di MediaWorld ed Esselunga.

Viva il riciclo e benvenuti cataloghi digitali!!

Ma l'attualità non è fatta principalmente di cataloghi digitali, ma di siti di offerte commerciali vantaggiosissime.

Ed ecco l'avvendo dello shopping a catalogo 2.0: GROUPON & CO.

L'età del benessere economico dell'Italiano medio è andata a farsi benedire, adesso è l'epoca delle offerte limitate da cercare su internet e dei coupon per viaggi, centri benessere, etc.

Non potete immaginare in momenti di crisi quanto in realtà ci facciamo risparmiare. Una volta un centro benessere lo pagavi minimo 200 euro, adesso al massimo 80 con pernottamento.
È vero che la tecnologia discrimina chi di tecnologia mastica poco, ma l'evoluzione richiede dei sacrifici. E questo è un sacrificio che noi umani siamo ben disposti a pagare in cambio di una vacanza che possiamo permetterci, o di un iPhone con 30 per cento di sconto.

Ebbene si, GROUPON è il degno erede del caro vecchio PostalMarket cartaceo, ma in versione eco sostenibile e con offerte vantaggiose.
È comodo, lo si può consultare in ogni momento e con qualsiasi dispositivo.

Personalmente preferisco la formula toilette + iPad.

Cosa c'è di più bello di fare shopping direttamente dal proprio bagno?!

Ovviamente, ho menzionato solo Groupon, ma ne esistono altri di simili, altrettanto validi e famosi. Il mio preferito rimane sempre Amazon per gli acquisti: rapido e sicuro.

Lo so che l'acquisto di persona è sempre preferibile, che così facendo si tolgono posti di lavoro e possibilità di dialogo.

Ma che ci volete fare? È l'evoluzione.

Viva l'evoluzione della specie, viva il progresso e anche viva la comodità, se vogliamo.

Ossequi, Slimmy-comoda.

Ps. Ho appena controllato su Wikipedia (grazie di esistere sempre in ogni momento) e l'azienda PostalMarket Spa ha chiuso nel 2007 ed ha fatto la sua ultima pubblicazione nel 2002 con Afef in copertina. Pensavo fossero falliti molto prima. 
Addio PostalMarket, non ti ho pianto a dovere anni fa, erano gli anni della crescita avevo troppi grilli per la testa, ma ricorda che ti ho amato.