martedì 21 giugno 2016

Dreaming


Qualche blog fa stavo riflettendo sul mio vedere la vita come un film.

La cosa non è cambiata.
Figuratevi.

Sempre gli stessi film mentali.
Oddio, forse negli anni possiamo ormai definirli stagioni annuali di serie tv.
Ogni tanto rinnovo il cast come Shonda in Grey's Anatomy.
Per forza di cose qualche attore principale se ne va, oppure, diventa una guest star più o meno ricorrente.

Ora, però, stavo valutando il livello qualitativo delle mie opere mentali.

Tralasciando i rari casi in cui faccio parte del FBI. 
Sono una figa da paura straordinariamente cazzuta, sogno sessuale di tutti gli uomini, ma fuck You man I like girl on girl action.
Ecco, accantonando queste perle rare derivate da sessioni serali di x files o fringe, il resto dei miei trip è, purtroppo, paragonabile a dei filmucci romantici.
Frivole commediole di origine italiana, come se non bastasse.

Che amarezza.

Sono contenta di non aver fatto la regista, ho salvato il mondo dall'ennesimo "scusa ma ti chiamo amore".

Però, alla fine, a me piacciono e mi piace stare alla regia dei miei drammi pseudo realistici e, se tutto va secondo i miei piani, sono soddisfazioni vederli realizzati.

Quanto tutto è esattamente come te l'eri immaginato è una gioia.

E quando va storto? 
Vuol dire che avevo aspettative fuori portata.

Non dico che la vita sia un film prevedibile, è piena di colpi di scena, sta a noi adattare la sceneggiatura al cambiamento.

Quindi sogniamo.
Sogniamo parole.
Sogniamo saluti.
Sogniamo rapporti sessuali.
Sogniamo risate.
Sogniamo.

Ci fa bene.

Che tutto vada secondo le aspettative o meno, il sorriso di quel pensiero non ce lo leverà mai nessuno.

Ossequi dalla solita Slimmy regista.

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