lunedì 18 marzo 2013

Procastinatrice per natura

"Credo però che l'ideale dell'agente razionale sia all'origine di tantissima infelicità assolutamente evitabile" cit. John Perry, tratto da La nobile arte del cazzeggio.

E con questo ho detto tutto. Questo illuminante libro scritto da un professore di filosofia amplia la mia visione, non del mondo ma di me stessa. E mi pone in una posizione di totale accettazione dei miei difetti.
Anzi, del mio difetto per eccellenza. Magari anche l'unico difetto riscontrabile in un essere apparentemente "perfetto" quale sono (lasciatemi adulare ogni tanto!!). La procrastinazione, cioè il rimandare il tutto all'infinito fino a dimenticare cosa dovevamo effettivamente fare.

Non è una procrastinazione totale e indistinta.
E' una procrastinazione selettiva, basata su criteri di elusione dei reali doveri, poichè quello che è un obbligo per alcune personalità tende ad essere rimandato.
Quindi non si sta fermi a non fare niente, si sceglie di rinviare i doveri (che potrebbero pure essere vitali) in cambio di diverse occupazioni che riteniamo più meritevoli di attenzioni, poichè più inclini al nostro essere. Decidiamo di seguire la nostra indole piuttosto che agire come individui razionali che pensano al loro successo. Ci rendiamo conto che questo eterno rimandare ed eludere potrebbe portare gravi conseguenze, ma preferiamo e ci curiamo di avere una mente sana ed appagata.

Preferiamo essere felici, irrazionali e senza un soldo, piuttosto che dei grigi essere razionali perfettamente inquadrati in schemi di successo lavorativo (senza contare la crisi economica che ovviamente mina il possibile successo anche degli esseri razionali).

E' vero, le persone così possono risultare dei fannulloni senza futuro.
Ed è così che appaio alla maggior parte delle persone. Ed anche ai miei genitori.
Ma faccio quello che sono in grado di fare.
E adesso che ho accettato che quello che "rimandavo a domani"  era solo quello che non avevo interesse di fare (ne adesso ne mai) sto meglio con me stessa.
Accetto ogni mio difetto ed ogni mia inclinazione.
E non procrastino più niente.
Poichè ogni cosa che faccio mi interessa.
Proverò a portare avanti i miei interessi aprendomi più strade possibili, ma tutte collegate da un punto di partenza comune: la creatività.
Impaurita dal probabile insuccesso, ma non scoraggiata.

Ossequi, Slimmy (la futura barbona già menzionata altre volte!)

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